Chi era Marco Croci?

Chi era Marco Croci?

Spesso ci avete sentito parlare di Marco Croci - Citto.

Negli anni più volte abbiamo cercato di raccontarvi di lui e grazie al suo ricordo e alla generosità della sua Famiglia e dei suoi Amici siamo riusciti a fare cose incredibili in reparto raccogliendo fondi per realizzare progetti specifici dedicati a migliorare la qualità di vita dei malati oncologici e dei loro familiari.

Oggi abbiamo voluto fare qualcosa di più. Abbiamo chiesto a sua moglie di raccontarci chi era Marco.

Ecco le sue emozionanti parole.

"Marco in primis era una persona solare, allegra, curiosa. Un attento osservatore. Amava la natura, non aveva preferenze. La montagna lo rilassava nelle passegiate ed escursioni e lo ricaricava quando faceva snow. Il mare era un modo tutto da scoprire tanto è che aveva preso il brevetto PADI e tutte le nostre mete di vacanza prevedevano tappe per immergersi. 
Al rientro da ogni immersioni i suoi racconti assumevano un tocco magico. Diceva sempre che c'era un mondo da scoprire e lo incuriosiva. L'acqua era il suo elemento naturale, tanto è che alternava la corsa, con la palestra e il nuoto (è stato anche assistente bagnante :) )
 
Amava la musica metal e un pò di rock, ma non mancava mai un classico nella playlist. Collezionava cd musicali di tutti i generi. Gli piaceva guardarli e selezionare la musica da ascoltare. Ancora oggi ho a casa oltre 500 cd che i bambini prendono, selezionano in base alle copertina e ascoltano. Suonava la batteria, passione adolescenziale, che gli ha permesso però di acquistarne una sua 
 
Amava leggere principalmente i libri fantasy, ma anche qui la sua curiosità e voglia di conoscere lo portava ad acquistare libri filosofici, triller, psicologici, informatici, matematici.
Amava i film e il cinema. Ci andavamo almeno 1 volta al mese, e qui la scelta ricadeva sempre sulla fantascienza
 
Laureato in fisica nucleare.  Amante di Einstein, attratto da tutto quello che riguardava l'energia, la forza di gravità, le stelle, i campi elettromagnetici.
La libreria di casa ci offre tanti bei libri sull'argomento tanto è che Bea e Gabry prendono e sfogliano, laddove ci sono immagini e si raccontano le loro storie.
Questa sua passione in qualche modo  lo ha accompagnato nel suo percorso lavorativo.
 
Era Un uomo sempre in movimento, curioso, attento, osservatore, innovativo, viaggiatore.
Un uomo che amava imparare per poi trasferire il suo sapere a chi gli stava vicino. 
Era un uomo che non si annoiava mai. Il tempo"perso" lo investiva nel fare sempre qualcosa per se stesso e per gli altri.
Forse proprio questa sua vitalità ed energia lo hanno aiutato nell'affrontare la malattia e a vivere i suoi ultimi giorni senza rimpianto e paura.
Marco non aveva paura della morte, ma ne era affascinato. Nei suoi studi e nelle sue letture ha consapevolizzato che siamo energia e ci si trasforma. Che nulla muore nè si distrugge.
 
Manca e non si può negare.
Manca a Bea e Gabri che essendo curiosi si fanno mille domande su chi era.
Manca a me perchè era amico, compagno era tutto. Io con lui ero al sicuro .
Manca ai famigliari, agli amici.
Manca perchè si sentiva la sua presenza anche quando stava zitto. 
Manca perchè la sua risata era inconfondibile.
Era grande e forte fisicamente, ma il suo animo era buono e il suo sorriso dolce e ti conquistava.
 

Non era perfetto, anzi, ma il suo essere solare, accogliente,attento, premuroso lo rendeva unico e speciale".

Ringraziamo di cuore Maria De Bellis per aver condiviso con tutti noi un ritratto così profondo di suo marito.

Il nostro desiderio è quello di ricordare Marco e di ispirare gli uomini e le donne che quotidianamente assistiamo nel dare sempre valore alla vita.

 

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